Peggiora il deficit commerciale americano

Peggiora il deficit commerciale americano

Nel corso del mese di marzo, ultimo periodo al quale possiamo ricondurre una simile statistica ufficiale, la bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un deficit di -47,3 miliardi di dollari, dopo -43,8 miliardi di dollari riscontrati nel mese di febbraio. Trovano conferma i presupposti delle stime precedenti, con le esportazioni che sono calate di -0,9 per cento mese su mese, per la prima contrazione dopo tre mesi consecutivi di espansione, mentre le importazioni correggono di -0,7 per cento mese su mese. In termini reali il saldo è poco variato rispetto a febbraio, ma si mantiene su livelli molto più contenuti rispetto a gennaio e alla media del quarto trimestre, confermando così un modesto contributo positivo delle esportazioni nette alla crescita del PIL a inizio 2017.

Per quanto riguarda gli altri dati contemporaneamente pubblicati, sottolineiamo come l’ISM manifatturiero ad aprile sia calato a 54,8 punti contro precedenti 57,2 punti, sulla scia di un’ampia correzione degli ordini (a 57,5 punti da 64,5 punti) e dell’occupazione (a 52 punti da 58,9 punti) dai livelli molto elevati di marzo. L’indagine rimane coerente con un’espansione del settore e con un contributo marginalmente positivo alla crescita complessiva.

Infine, l’ISM non manifatturiero ad aprile aumenta a 57,5 punti da 55,2 punti di marzo. L’indagine registra incrementi per attività e ordini (a 62,4 punti e 63,2 punti, rispettivamente) e stabilità per l’occupazione (51,4 punti da 51,6 punti di marzo). I dati di marzo e aprile possono essere influenzati dalla data delle festività pasquali, ma nell’insieme segnalano un’espansione solida del settore e danno indicazioni coerenti con una riaccelerazione della crescita nel secondo semestre dopo il significativo rallentamento del primo. Rimane tuttavia da “testare” la tenuta del dato nel prossimo periodo: vedremo quali saranno gli sviluppi statistici in tale elemento macro economico.

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