Vaccini, si parte con l’autocertificazione a scuola

Vaccini, si parte con l’autocertificazione a scuola

In un clima di sperimentazione a volte abbastanza confusa, una nuova accelerazione sembra riguardare il tema dei vaccini e dell’obbligatorietà per chi si iscrive a suola. Di fatti, al fine di evitare il peggiore rischio di caos burocratico e organizzativo, concomitante con l’imminente riapertura della scuole, una circolare congiunta del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, e del Ministero della Salute, ha rafforzato le indicazioni «utili ad agevolare le famiglie». Ma in che modo?

La novità è abbastanza importante, visto e considerato che permetterà ai genitori, solamente per questo anno scolastico, di poter effettuare la richiesta di vaccinazione anche telefonicamente (purché in seguito alla chiamata sia fissato un appuntamento), oppure inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica o certificata di una delle Asl della Regione in cui si vive, o ancora con una raccomandata con avviso di ricevimento.

Oltre a ciò, è previsto che in tutti questi casi, e sempre limitatamente al solo anno scolastico 2017/2018, alle famiglie verrà data la possibilità di autocertificare di aver richiesto alla Asl un appuntamento per le vaccinazioni non ancora ricevute.

Tutto bene? Non proprio. Perchè se è vero che da una parte la circolare semplifica e non di poco le cose, dall’altro lato la circolare ribadisce le deadline fissate nella legge e le cause di esclusione, prevedendo ad esempio che per nidi e materne le famiglie dei bambini che li frequentano dovranno presentare la documentazione necessaria o l’autocertificazione entro l’11 settembre. Se così non faranno, il bimbo o la bimba rischia l’esclusione dai servizi scolastici.

Insomma, un passo in avanti sicuro verso la semplificazione di una procedura che correva il rischio di andare incontro a un pericoloso imbuto, ma tanto rimane da fare per poter dare la giusta chiarezza a un tema che la meriterebbe, in fondo, tutta.

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