Vittoria elettorale Trump, mercati colti in (parziale) sorpresa

Vittoria elettorale Trump, mercati colti in (parziale) sorpresa

trump-kellyLa nomina presidenziale di Trump ha colto di sorpresa gli investitori che, pur consapevoli dell’esistenza di un grosso margine di incertezza, negli ultimi giorni avevano assunto come scenario centrale la vittoria del candidato democratico. Come nelle attese la reazione iniziale dei mercati è guidata da un generalizzato aumento dell’avversione al rischio con forti flessioni sui listini azionari e, in parallelo, flussi in acquisto su attivi e valute percepiti come sicuri (governativi core, preziosi, yen).

Come tradizionalmente avviene quando sui mercati arrivano degli shock esogeni, il riposizionamento sui tradizionali beni safe haven è stato immediato. Sotto tale profilo logico è possibile interpretare il comportamento dei beni preziosi come l’oro, che hanno approfittato del nuovo clima di incertezza per guadagnare posizioni, o ancora dello yen, con la valuta giapponese che ha guadagnato posizioni sul dollaro (immaginiamo che ciò non faccia piacere alle autorità giapponesi).

Sul comparto del credito, gli indici derivati di CDS segnano, in apertura, un composto allargamento nel costo della protezione dal rischio di insolvenza, con il Crossover attestato poco sopra quota 335 punti base (+10 punti base ). La flessione dei tassi core appare destinata a sostenere la carta a spread con rating IG, mentre sugli HY peserà, almeno nell’immediato l’incremento della risk aversion.

A questo punto, bisognerà comprendere in che modo si evolveranno i mercati finanziari e in che modo verrà digerito quello che è il più grande shock post Brexit. L’impressione è che gli strascichi possano essere prolungati, e che perfino la Federal Reserve potrebbe rivedere i propri piani in merito al prossimo incremento dei tassi di riferimento, ora non più così “certo” come si riteneva.

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