Exxon Mobil ha chiuso il terzo trimestre 2017 con utili in forte crescita, che risultano essere principalmente sostenuti dalla divisione che si occupa della raffinazione, tanto da aver condotto i profitti al di sopra delle attese dei principali analisti di mercato. Più nel dettaglio, rileviamo come il gruppo abbia chiuso il terzo trimestre dell’anno con un livello di utili risultato in aumento del 50% a 3,97 miliardi di dollari, contro i precedenti 2,65 miliardi di dollari.
Come anticipato, questa spinta positiva sul livello complessivo degli utili sembra essere maturata soprattutto grazie al recupero delle quotazioni di greggio e del gas naturale. In virtù di ciò, l’utile per azione (EPS) è stato pari a 0,93 dollari per azione rispetto a 0,63 dollari per azione relativi allo stesso periodo del 2016.
Gli analisti sono concordi nel ritenere come i risultati ora conseguiti e comunicati dalla compagnia siano stati ben sostenuti dalla forza del comparto della raffinazione, che è riuscito ad aumentare i profitti nonostante i danni provocati dall’uragano Harvey, che ha impattato negativamente in quel determinato periodo su tutte le principali società operanti nello stesso comparto.
Proprio in tal proposito, il top management della società statunitense ha potuto dichiarare come i danni causati alle infrastrutture dall’uragano Harvey, che ha investito la costa del Golfo lo scorso agosto, abbiano impattato negativamente sugli utili per 0,04 dollari per azione. Ne consegue che, assumendo come attendibile quanto riferito dal management di Exxon Mobil, ne deriva che escludendo l’effetto straordinario dell’uragano l’EPS sarebbe stato pari a 0,97 dollari rispetto a 0,86 dollari per azione che erano invece stati stimati dagli analisti di mercato.
Per quanto invece concerne i dati di output, emerge come la produzione sia aumentata del 2% a 3,9 milioni di barili di olio equivalente al giorno.