Come prendersi cura del proprio naso

Come prendersi cura del proprio naso

Il naso è una parte fondamentale del proprio corpo, un vero e proprio filtro “perfetto” grazie al muco, che ricopre la mucosa, una sorta di sostanza collosa che umidifica l’aria e la depurarla grazie alle ciglia vibratili che sono presenti lungo le sue pareti. Dunque, il muro permette di tenere le impurità lontano dai polmoni, dove potrebbe far danni, trattenendo le particelle più grosse ma… non quelle più piccole, come il Pm10 dello smog, che di fatti vanno a finire negli alveoli polmonari.

Quello che molte persone non sanno è che il muco è in realtà presente in tutto l’apparato respiratorio, fin nelle profondità dei polmoni. E che quando siamo raffreddati la produzione di muco aumenta proprio per poter cercare di buttare fuori i microbi (ecco perché ci viene il naso gocciolante e tappato!).

Purtroppo, però, quanto sopra ha una conseguenza negativa: con il naso tappato tendiamo infatti a respirare dalla bocca e, così facendo, perdiamo completamente le funzioni di filtraggio tipiche del muco, unitamente a quelle di umidificazione e di riscaldamento.

Detto ciò, è bene chiarire che a renderci vulnerabili alle infezioni non è tanto il freddo, quanto gli sbalzi di temperatura, che sono in grado di paralizzare le ciglia vibratili che non riescono più a spingere il muco prodotto nei polmoni verso la faringe per espellere il virus o il batterio di turno: dunque, il muco ristagna facilitando l’ingresso del microbo stesso. Ecco perché per prendersi maggiormente cura di sé è bene evitare gli sbalzi di temperatura.

Per quanto infine riguarda i decongestionanti, in caso di raffreddore possono certamente essere utili ma… con cautela. Sebbene siano efficaci, la loro azione vasocostrittiva alla lunga può portare a riniti o all’ozena, un condizione caratterizzata dalla progressiva atrofia della mucosa nasale. Meglio insomma usarli solo per brevi periodi, e solo quando serve veramente.

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