Cos’è un defibrillatore?

Cos’è un defibrillatore?

Come suggerisce il nome stesso, la defibrillazione… ferma la fibrillazione, ovvero un tremito che i muscoli del cuore di una persona possono adottare durante un arresto cardiaco. In poche parole, un defibrillatore funziona utilizzando una tensione moderatamente alta (qualcosa come 200 – 1000 volt) per trasmettere una corrente elettrica attraverso il cuore, che quindi viene “shockato” per poter di nuovo lavorare normalmente. Il cuore del paziente riceve circa 300 joule di energia elettrica (circa tre volte in più di una lampada a incandescenza da 100 watt), in un impatto che dovrebbe ripristinare la sua funzionalità.

Il tipo di defibrillatore che vedete in TV nelle serie mediche è costituito da un alimentatore elettrico e due elettrodi metallici chiamati paddle, che vengono premuti molto saldamente sul torace del paziente usando manici isolanti in plastica (al fine di evitare che chi li usa subisca uno shock). L’importante è far fluire la corrente attraverso il cuore e, quindi, è fondamentale dove sono applicati i paddle.

Un modo per applicarli è mettere una paletta sopra e alla sinistra del cuore e l’altra leggermente sotto e a destra; un altro metodo consiste nel posizionare una paletta sulla parte anteriore del corpo e l’altra attorno alla schiena. Affinché la corrente elettrica possa fluire correttamente e ridurre il rischio di ustioni della pelle, gli elettrodi devono essere applicati abbastanza vicini tra loro. Devono anche fare un buon contatto elettrico con la pelle, e – quindi – si può utilizzare un gel conduttore solido o liquido sul torace del paziente.

In unità progettate per essere utilizzate da persone meno esperte in luoghi pubblici, spesso vengono utilizzati elettrodi autoadesivi al posto dei paddle, per sicurezza e semplicità: una volta che i pad sono bloccati, l’operatore può stare ben lontano dal corpo del paziente e ciò riduce il rischio di subire una scossa elettrica.

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