Dati lavoro negativi, si allontana l’ipotesi di un rialzo tassi a giugno

Dati lavoro negativi, si allontana l’ipotesi di un rialzo tassi a giugno

grafico 3dIl mercato dei fed funds futures ha oramai rimosso quasi ogni possibilità di rialzo dei tassi di interesse di riferimento della Federal Reserve nel corso del mese di giugno. Di fatti, la probabilità implicita è scesa al 30 per cento per luglio, salendo sopra il 50 per cento soltanto a settembre, mentre è pressochè sparita la possibilità che una simile decisione possa essere assunta nel corso del mese di giugno (ad ogni modo, attenzione: un rialzo dei tassi non è scontato in pieno neppure a fine anno, contraddistinguendo dunque il 2016, almeno da un punto di vista potenziale, come un esercizio privo di spunti di crescita sui tassi Fed).

La ragione di questo cambiamento d’approccio è determinata dalla sorpresa negativa dei dati occupazionali americani. Una sorpresa che ha avuto anche un’altra serie di effetti, a cominciare dal violento ribasso dei rendimenti sulla curva UST: -11pb sulle scadenze 2-5 anni, che si riducono a 10pb su quella decennale. Riflessi anche sui mercati europei, con flessioni dei rendimenti di 4-6pb sul tratto lungo della curva Bund. Lieve compressione degli spread sovrani.

In ambito Forex, il dollaro statunitense ha ceduto nettamente nei confronti di tutte i principali termini di riferimento nel basket di valute internazionali, calando di quasi due punti come cambio effettivo. Il cambio con l’euro è balzato a 1,1365, mentre lo yen si è riportato in area 106, nei pressi dei massimi recenti.

L’unica eccezione è rappresentata dalla sterlina, sulla quale pesano i sondaggi indicativi di uno spostamento dei consensi a favore dell’uscita dall’UE, con un quadro complessivo ancora molto incerto: il fatto che, secondo alcuni sondaggi, i leave siano balzati in crescita, ha naturalmente creato non poche turbolenze tra gli analisti di mercato.

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