La TV in Italia: cosa guarda il telespettatore medio

La TV in Italia: cosa guarda il telespettatore medio

Negli ultimi anni la TV italiana è cambiata in modo profondo. La pandemia da coronavirus ha modificato ulteriormente tutti i palinsesti, a causa soprattutto dei lockdown: numerosi canali televisivi stanno cercando di intrattenere anche coloro che fino al 2019 stavano fuggendo dalla TV. Stiamo parlando soprattutto della fascia d’età che va dai 20 ai 40 anni, soggetti che tendono a prediligere i canali a pagamento e satellitari, oltre alle piattaforme in streaming.

I programmi del pomeriggio

Chi guarda la TV nel pomeriggio è ovviamente chi ha il tempo per farlo. Nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti “anziani”, ossia di chi non lavora, è pensionato e si può permettere di assistere a diversi programmi nelle ore che vanno tra il pranzo e la cena. Nel corso degli ultimi 5 anni si è assistito a un forte aumento della popolazione over 65 che guarda la TV; con il coronavirus anche i bambini sono costretti a casa, quindi spesso assistono ai programmi pomeridiani, soprattutto se i genitori continuano a lavorare e non sono a casa in smart working. Nei fatti le telenovela, le fiction e i programmi di cartoni animati attirano la gran parte dei telespettatori pomeridiani. Per altro, sono numerose le telenovela e le fiction trasmesse quotidianamente; chi segue questi programmi solitamente è un vero e proprio appassionato, che guarda ogni singola puntata con attenzione e si informa sulle trame e sui protagonisti, come ad esempio su questo sito, dove è possibile trovare diverse anticipazioni.

La TV serale

Nel corso della sera solitamente il pubblico televisivo cambia in modo sostanziale. I bambini e gli anziani diminuiscono in percentuale, aumentano i soggetti con un’età media vicina ai 40-50 anni. Le passioni principali sono il cinema, i documentari e alcuni programmi iconici della TV, come ad esempio le partite di calcio dei tornei internazionali, San Remo e altri eventi di questo calibro. Anche alcuni programmi TV, sia spettacoli che di approfondimento politico, attirano da sempre il grande pubblico. Con il primo lock down di marzo 2020 abbiamo potuto notare come la gran parte dei palinsesti abbiano cercato di aumentare lo share offrendo contenuti più interessanti. Spesso lo hanno fatto proponendo il grande cinema, o programmi di un certo calibro, particolarmente interessanti e di spessore. A conferma del fatto che per attirare più pubblico in Italia è necessario modificare l’offerta “solita”: una buona fetta di italiani non ama i palinsesti tradizionali.

La TV in Streaming

Del resto ogni anno la TV perde circa il 3-4% del suo pubblico. Questo forse non è avvenuto nel corso del 2020, ma solo a causa del fatto che un ampio numero di persone ha trascorso lunghi periodi in cassa integrazione o non ha potuto avviare la propria attività imprenditoriale. La motivazione di questa perdita di pubblico è dovuta al fatto che sempre più persone evitano di guardare la TV, ma non solo. Un buon numero di italiani che non assiste ai soliti programmi dei principali canali televisivi guarda comunque la TV, scegliendo però contenuti in streaming, spesso a pagamento.

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