Nuovi e importanti passi in avanti per la realizzazione del primo uomo totalmente sintetico. Un’utopia, fino a non troppi anni fa, e una nuova frontiera della tecnologia e della salute, oggi. Un team di ricercatori ha infatti dichiarato di aver posto le basi per la realizzazione del primo esemplare di topo senza che vi sia stato alcun rapporto tra elementi di sesso opposto, e senza necessità di clonazione (come invece avvenuto con la capostipite di tutti, la pecora Dolly).
In altri termini, siamo praticamente di fronte al primo esemplare di roditore che è stato prodotto da un embrione artificiale, il primo tassello di un complicatissimo e discussissimo che potrebbe portare – in un futuro chissà quanto lontano – alla realizzazione del primo uomo artificiale.
Il team di ricercatori britannici, ha infatti realizzato un embrione di topo realizzato da cellule staminali assemblate, costituendo una struttura tridimensionale che è appunto simile a un embrione naturale. Il risultato è stato definito “sconvolgente” da molti osservatori, poiché permette di superare una barriera che era ritenuta insormontabile, ovvero la creazione della vita come ciclo produttivo e riproduttivo naturale, sostituendola con una vita artificiale.
Naturalmente, parlare del prossimo passo – l’uomo – è prematuro. Sicuramente quanto sopra costituisce un passo in avanti importante verso lo sviluppo della fecondazione, ma parlare di vita umana artificiale, o dello sviluppo di un individuo al di fuori dell’utero ,viene per il momento definito dagli autori del lavoro (pubblicato sull’ultimo numero della rivista Science) come una mera possibilità. Sicuramente, però, l’embrione artificiale consentirà fin da subito di comprendere come avvengono le prime fasi dello sviluppo embrionale, spiegando altresì il motivo per cui più di due gravidanze umane su tre falliscono. Insomma, un passo in avanti significativo, del quale continueremo ad aggiornarvi nei prossimi mesi.