Dopo aver traghettato con successo la transazione che l’ha condotta all’attuale struttura, FCA si dichiara esplicitamente alla ricerca di un nuovo partner per il mercato americano: il Lingotto è infatti impegnato a individuare un alleato per la produzione di auto di media grandezza sul mercato di tale continente, sempre più importante per il destino dei conti della società italo-americana guidata dall’amministratore delegato Sergio Marchionne.
Proprio il top manager di FCA ha spiegato in un evento di pochi giorni fa come la propria società sia in discussione “esplorativa” con altri produttori, finalizzata a concludere un’intesa commerciale che possa permettere di abbassare i costi di produzione in Nordamerica.
La Cina? Il gigante asiatico sta per incontrare un nuovo periodo di caos finanziario che rischia di condizionare tutti i mercati mondiali. Lo yuan potrebbe perdere almeno un terzo del valore rispetto al dollaro, e il governo – per poter mantenere la liquidità nelle sue banche – potrebbe essere costretto a stampare l’equivalente di 10 mila miliardi di dollari. Le banche – dal canto loro – dovrebbero invece cancellare migliaia di miliardi di dollari del loro patrimonio netto.
Societe Generale ha recentemente diramato un interessante dossier in cui individua alcune società statunitensi sulle quali varrebbe la pena investire – o meno! – con un orizzonte temporale di breve estensione (un anno). Ma quali sono queste prede? E cosa ci aspetta – forse! – da esse?
