Il Gruppo Alphabet, di cui fa parte Google, ha riportato una perdita di 3,02 miliardi di dollari, risentendo così di 9,9 miliardi di dollari di oneri legati alla riforma fiscale. Al netto di tale componente, gli utili si sarebbero invece attestati a 6,84 miliardi di dollari, in aumento del 28 per cento, con utile per azione a 9,7 dollari, inferiore alle stime degli analisti che indicavano 9,96 dollari.
A penalizzare gli utili sono stati soprattutto i costi di traffic acquisition, in aumento del 33 per cento a 6,45 miliardi di dollari, ovvero di quei pagamenti che vengono effettuati nei confronti dei propri partner affinché questi inseriscano i servizi dell’azienda nei loro prodotti. In aumento del 38 per cento su base annua anche la spesa per il marketing, ora pari a 4,31 miliardi di dollari.
Societe Generale ha recentemente diramato un interessante dossier in cui individua alcune società statunitensi sulle quali varrebbe la pena investire – o meno! – con un orizzonte temporale di breve estensione (un anno). Ma quali sono queste prede? E cosa ci aspetta – forse! – da esse?