Buone notizie dal calendario macro economico nipponico. Stando gli ultimi aggiornamenti statistici, infatti, in Giappone la produzione industriale di novembre ha visto un deciso rimbalzo e, dopo la stagnazione di ottobre a +0,0 per cento su base mensile, è tornata a crescere dell’1,5 per cento mese su mese, solo due decimi di punto percentuale al di sotto delle previsioni di consenso.
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Yen in movimento ribassista
Ampio movimento ribassista dello yen nelle ultime ore, con veloce rottura della soglia importante di 110,00 USD/JPY e minimo, per ora, a 110,75. Ma quali sono i motivi che hanno condizionato l’andamento della quotazione della valuta giapponese?
In primo luogo, possiamo dire che, essenzialmente, a guidare il calo delle quotazioni dello yen è stata la notizia che la Bank of Japan, alla riunione di giovedì prossimo, oltre a tagliare ancora i tassi di interesse di riferimento (ed eventualmente ampliare il QQE) potrebbe anche introdurre tassi negativi su alcune tipologie di prestiti concessi alle banche dalla BoJ.
Yen in apprezzamento ma… quanto durerà?
Lo yen ha accelerato il trend di apprezzamento rilevato nel corso dell’ultima settimana, conducendo la propria quotazione contro la principale valuta controparte da 110 a 108,50 USD/JPY. Un andamento che molti investitori hanno ritenuto essere il frutto della possibilità che le autorità monetarie giapponesi possano a breve intervenire sul cambio, ma che meriterebbe qualche riflessione aggiuntiva.
In tale momento, infatti, eventuali interventi da parte delle istituzioni monetarie locali potrebbero rivelarsi in buona parte inefficaci, visto e considerato che si perché si tratta di una fase di indebolimento generalizzato del dollaro, piuttosto che di un momento di forza della valuta nipponica.