La nomina presidenziale di Trump ha colto di sorpresa gli investitori che, pur consapevoli dell’esistenza di un grosso margine di incertezza, negli ultimi giorni avevano assunto come scenario centrale la vittoria del candidato democratico. Come nelle attese la reazione iniziale dei mercati è guidata da un generalizzato aumento dell’avversione al rischio con forti flessioni sui listini azionari e, in parallelo, flussi in acquisto su attivi e valute percepiti come sicuri (governativi core, preziosi, yen).
Mercato Borsistico
Credit Suisse, trimestrale in calo ma sopra le attese
Tra le principali banche europee che nel corso degli ultimi giorni hanno comunicato i propri risultati trimestrali vi è anche, naturalmente, Credit Suisse: l’istituto di credito ha annunciato ai propri stakeholders di avere archiviato i risultati del terzo trimestre con un utile netto in forte contrazione rispetto al dato dello stesso periodo 2015, sorprendendo però le attese di mercato che indicavano una perdita di 150 milioni di franchi svizzeri. Il dato si è invece attestato a 41 milioni di franchi, in contrazione rispetto ai 779 milioni di franchi dell’esercizio precedente, facendo sì che la Banca chiudesse il secondo trimestre consecutivo con un utile superiore alle stime, dopo l’avvio del piano di risanamento.
MPS, il CdA approva il piano industriale 2019
Come da attese, il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena ha approvato il piano industriale 2016-19 dell’istituto di credito. Tra le numerose righe del dossier, appare il riferimento a un utile di 1,1 miliardi di euro al 2019 con un ROTE target superiore all’11 per cento, a fronte di una perdita stimata in 4,8 miliardi di euro nel 2016 e un aumento di capitale da 5 miliardi di euro con esclusione o limitazione del diritto di opzione da fare entro l’anno.
BTP Italia 10/2024 al via
La scorsa settimana si è conclusa in maniera sostanzialmente negativa per i bond europei. Tuttavia, la nuova settimana sembra essersi aperta con un rinnovato interesse degli operatori, spinto anche dal collocamento, presso gli investitori privati, del BTP Italia ottobre 2024 che, giunto ormai alla decima edizione, offre una cedola minima garantita dello 0,35 per cento e un rendimento indicizzato all’inflazione nazionale. Come nelle occasioni precedenti, i primi tre giorni di emissione (dunque, fino a domani) sono riservati ai clienti retail, mentre da giovedì mattina l’offerta sarà estesa anche agli investitori istituzionali con la facoltà per il Tesoro di applicare il meccanismo del riparto.
Mps ottiene il via libera dalla Commissione Europea
La Commissione Europea ha affermato, con una nota diramata a mezzo stampa, il proprio consenso al piano approvato da Monte dei Paschi di Siena, e che dovrebbe ultimare il percorso di risanamento della propria difficile situazione finanziaria. Un piano che prevede un aumento di capitale da 5 miliardi di euro, la vendita di oltre 9 miliardi di euro di sofferenze nette e la speranza – o la convinzione, secondo il presidente del Consiglio Matteo Renzi – che non ci sia più bisogno di un maxi intervento risanatorio.
Deutsche Bank, S&P taglia le prospettive sul rating
Standard & Poor’s, una delle più note agenzie di rating del mondo, ha annunciato ufficialmente – attraverso un comunicato stampa recentemente diramato – di aver ridotto le prospettive sul rating di credito di lungo termine di Deutsche Bank. Un passo indietro che porta le prospettive da stabili al nuovo giudizio di “negative”, a causa – si legge ancora nella nota – di uno scenario operativo particolarmente difficile, che potrebbe rendere più complessa l’attuazione del piano strategico della banca che, ricordiamo, è il primo istituto di credito della Germania.
BCE incrementa portafoglio PSPP, nessuno sconvolgimento all’orizzonte
Nella giornata del 1 luglio il portafoglio PSPP ha assistito ad un incremento di 9,73 miliardi di euro, conducendo il totale a 878,55 miliardi di euro. Ancora, dai dati comunicati è emerso che gli acquisti di titoli covered sono stati pari a 582 milioni di euro, che dunque sono in grado di aumentare il portafoglio a 183,57 miliardi di euro, gli acquisti settimanali di ABS al netto dei titoli scaduti sono stati pari a 267 milioni di euro, portando il totale dei titoli in portafoglio a 19,93 miliardi di euro mentre gli acquisti di titoli nell’ambito del CSPP sono stati circa pari a 1,90 miliardi con un aumento del portafoglio fino a 6,80.
Nessun rischio italiano in caso di Brexit
Nell’ipotesi di Brexit, l’economia italiana non rischia in misura maggiore rispetto a quanto non rischierebbero gli altri membri dell’UE. Dunque, afferma il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, il nostro Paese non avrebbe alcun problema specifico in caso di Brexit. E, dunque, non vi sarebbe nemmeno un piano specifico per poter affrontare le conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, potenzialmente sancito in seguito al referendum UE del prossimo 23 giugno. A far eco alle dichiarazioni del ministro è poi stato il governatore della Banca d’Italia, secondo cui eventuali shock si trasmetterebbero sia mediante la Borsa sia mediante il mercato dei titoli sovrani. Ma che, in ogni caso, si tratterebbe di shock di breve durata, e dunque non in grado di condizionare i mercati sul lungo termine.
Bot italiani in asta al minimo storico
I Bot italiani sono finiti in asta con un nuovo minimo storico. Di fatti, dopo il collocamento di qualche giorno fa, di 2,5 miliardi di Ctz a un rendimento negativo di – 0,137% (anch’esso, nuovo minimo storico), il Ministero dell’Economia ha dato il via libera a un’asta di Bot semestrali per 6 miliardi di euro. I tassi di interesse, negativi, hanno riscontrato un nuovo abbassamento di 9 punti base, arrivando ora a – 0,262%. Naturalmente, come era ampiamente lecito attendersi, la flessione dei rendimenti non ha generato delle disaffezioni da parte dei risparmiatori, considerato che le richieste sono ammontate a 9,755 miliardi di euro, con un rapporto di copertura (cioè, di relazione tra domanda e offerta) pari a 1,63.
Fondo Atlante sopra quota 4,2 miliardi di euro
Il Fondo Atlante, lo strumento nato per cercare di supportare gli aumenti di capitale delle banche italiane più fragili e acquistare sofferenze, promosso da Quaestio Capital Management sgr, alla data di chiusura giovedì scorso ha comunicato di aver raccolto quasi 4,25 miliardi di euro.
Nei dati comunicati, il Fondo ha precisato che i suoi investitori sono 67 fra istituzioni italiane ed estere, che includono banche, compagnie di assicurazioni, fondazioni bancarie e la Cassa depositi e prestiti. La quota del singolo partecipante in nessun caso può essere superiore al 20% delle dimensioni del fondo, che ha una durata complessiva quinquennale, più tre anni rinnovabili di anno in anno, ma potrebbe essere riaperto con la modifica del regolamento che richiede l’assenso del 66,6% delle quote degli investitori.