Le quotazioni petrolifere consolidano le proprie posizioni dopo l’accordo raggiunto tra i produttori OPEC e quelli non appartenenti al Cartello, con la Russia che cercherà di fare la parte principale (nell’area non OPEC) per quanto concerne l’obiettivo di riduzione dell’offerta globale di greggio. Il focus degli operatori, per il prossimo anno, sembra essere riconducibile principalmente al rispetto dei tagli dei livelli assegnati ai singoli produttori: un obiettivo non certo agevole da rispettare, ma che dovrebbe poter rappresentare il punto fondamentale per poter assistere a un rialzo solido, costante e duraturo delle quotazioni petrolifere, pur graduale.
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Le azioni che staccheranno più dividendi nel 2016
I forti ribassi di borsa di questa prima parte del 2016, con la Borsa Italiana che ha di fatto bruciato tutto quanto aveva guaddagnato nel 2015, stanno facendo lievitare la redditività delle azioni. I dividend yield, cioè il rapporto tra dividendo unitario e prezzo dell’azione, dei titoli di Piazza Affari oggi arrivano al 9% grazie alla diminuzione del denominatore, e circa 20 titoli riescono a garantire un rendimento superiore al 5%. Ma quali sono?
Per poter compiere tale calcolo previsionale, il quotidiano Milano Finanza ha prodotto un interessante studio basato sul dividend yield 2015, utilizzando dunque le elaborazioni sui dati FactSet. Scoprendo, così, che il titolo che dovrebbe pagare di più è Saras, con il 9,66 per cento, davanti a D’Amico, con il 9,22 per cento e UnipolSai, con l’8,96 per cento.
Come investire in Facebook, Google e Netflix
Societe Generale ha recentemente diramato un interessante dossier in cui individua alcune società statunitensi sulle quali varrebbe la pena investire – o meno! – con un orizzonte temporale di breve estensione (un anno). Ma quali sono queste prede? E cosa ci aspetta – forse! – da esse?
Cominciamo con Alphabet, la neonata holding cui fanno capo Google e altre realtà controllate a Mountain View. Il titolo capitalizza già più di 500 miliardi di dollari, e gli analisti di Societe Generale puntano forte scommettendo un incremento della quotazione di un quinto rispetto ai livelli attuali, fino a toccare 910 dollari per azione. La prestazione dell’azione, comprensiva del rendimento della cedola, negli ultimi 12 mesi è stata superiore al 38%. Per saperne di più fissate sul calendario la data del 1 febbraio, quando verranno diramati i risultati del quarto trimestre…