Continua a calare il fatturato di Eurodisney Parigi, uno dei parchi a tema più famosi del mondo, i cui ricavi scendono a principale causa della diminuzione del turismo nella regione dell’Île-de-France e dell’aumento dei costi per la sicurezza. “Questo è stato un anno particolarmente difficile per Disneyland Paris” – ha apertamente dichiarato Catherine Powell, presidente di Eurodisney, in occasione della presentazione dei risultati consolidati del gruppo per l’anno fiscale 2016, chiuso il 30 settembre. A proposito: come?
I numeri non sono particolarmente entusiasmanti, anzi. Il fatturato è sceso del 7 per cento a quota 1,27 miliardi di euro, mentre nell’ultima riga di conto economico si scopre che le perdite nette sono salite a 102 milioni di euro nel 2015, a 858 milioni di euro, con una perdita netta consolidata, di gruppo, di 705 milioni di euro.
Come già affermato in apertura di questo mini approfondimento, la determinante principale sembra essere la mancanza di grandi flussi turistici dopo gli attentati che hanno colpito la Francia. A fare il resto ci hanno pensato il maltempo, con gli allagamenti in primavera, e molti scioperi contro la legge sul lavoro non hanno migliorato la situazione.
Da quanto sopra ne è derivata una forte penalizzazione del fatturato dei parchi a tema, che ha registrato un calo del 10 per cento a 722 milioni di euro, registrando una equivalente diminuzione di presenze. Riguardo quello degli hotel e del Disney Village il calo è stato del 4 per cento, a 505 milioni di euro, in grado di tradursi nella perdita di 2 punti del tasso di occupazione delle camere. Inoltre, i costi di sicurezza aggiuntivi hanno alzato i costi operativi diretti del 4 per cento.