Call e put, le opzioni più diffuse

Call e put, le opzioni più diffuse

Opzioni call e put sono le opzioni più diffuse e conosciute al mondo. Ma di che cosa si tratta?

In sintesi, un’opzione call è l’opzione di acquistare un asset sottostante ad un prezzo predeterminato (il prezzo di esercizio) entro una data predeterminata (la scadenza). L’acquirente di un’opzione call ha il diritto di acquistare l’asset al prezzo di esercizio fino alla scadenza. Se l’acquirente decide di acquistare – ovvero l’esercizio dell’opzione – il venditore della call è obbligato a vendere le sue azioni all’acquirente al prezzo di esercizio.

Quindi, ad esempio, un investitore ha acquistato un’opzione call su Alfa con un prezzo di esercizio di 20 euro, che scade in due mesi. Quell’acquirente ha il diritto di esercitare tale opzione, pagando 20 euro per azione e ricevendo le azioni in cambio. Il venditore della call avrebbe invece l’obbligo di consegnare quelle azioni e di essere felice di ricevere 20 euro per loro.

Di contro, se un’opzione call è il diritto di acquisto, allora, forse non sorprendentemente, un put è l’opzione di vendere l’azione sottostante ad un prezzo d’esercizio predeterminato fino ad una data di scadenza fissa. L’acquirente della put ha il diritto di vendere le azioni al prezzo di esercizio, e se decide di vendere, il venditore put è obbligato ad acquistare a quel prezzo.

Ad esempio, prova a pensare a quegli investitori che per poter proteggere il proprio investimento fortunato in un’azione Alfa, abbiano acquistato un’opzione put che fornisce loro il diritto, fino alla scadenza, di vendere le loro azioni per 40 euro. I venditori dell’opzione put hanno l’obbligo di acquistare le azioni per 40 euro.

Insomma, da queste poche righe che sopra abbiamo avuto modo di introdurre piacevolmente, risulta chiaro che le opzioni possono essere usate sia per finalità speculative che per finalità di copertura.

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